isola diserta
tornando in sicilia dopo maiorca ho incontrato la stessa natura affidata a genti diverse. mentre l’aereo vola sulle colline prive di alberi e corrose dalla pioggia, il ricordo vola alle foreste luminose della sierra.
lì il verde e blu della sua bellezza é difeso rumorosamente in piazza, conteso all’invadente opulenza degli speculatori globali col loro carico di aspettative arroganti e gratificazioni infantili.
qui aperti e visibili sono i segni dello sfruttamento e dell’abbandono mentre la resistenza é una protesta silenziosa ed ostinata, un orgoglio che sopravvive in profondità nascosto e protetto da apparenze semplici ed asciutte.
in entrambi i casi la bellezza discreta del paesaggio potrebbe darci la forza di superare gli errori fatti se smettessimo di considerarla una cornice da sfruttare ed imparassimo a farci guidare da essa.
viaggiando immagino e cerco quei siciliani innamorati e folli che continuano a piantare alberi lì dove i loro parenti continuano a bruciarli. ti voglio ancora bene #isoladiserta